martedì 8 dicembre 2015

Arrivata a Guantanamo l’iniziativa ciclistica pacifista internazionalista partita dalla base militare USA di Camp Darby. - Dichiarazione finale


Scrivere il resoconto di una iniziativa pacifista terminata il 22 novembre al IV seminario mondiale per la pace di Guantanamo, non è cosa semplice, vengono i brividi solo a volgere lo sguardo verso quello che in queste ultime ore accade nel Mondo :  In Venezuela il movimento fascista MUD, dopo anni di aggressione economica o guerra di bassa intensità, alimentate dall’esterno dagli USA e dall’interno dall’oligarchia parassitaria (vogliose di riprendesi il petrolio e fermare le conquiste sociali), vince le elezioni e  arresta momentaneamente la Rivoluzione Bolivariana, dando così un duro colpo alla sinistra di tutta l’America Latina e non solo, …in Francia trionfano i fascisti della peggior specie,… gli USA a volto scoperto bombardano l’esercito Siriano facendo intendere apertamente anche al più sprovveduto chi è il sostenitore  dell’ ISIS e il cosiddetto terrorismo islamico, ormai la voglia di un conflitto mondiale domina nella mente degli USA  e si stanno accelerando i tempi.


                                                         Sandino


Guantanamo : Immagine nel salone del IV seminario per la pace e la chiusura delle basi militari straniere.

Il 23 Ottobre 2015 da Camp Darby a Pisa, la base militare  logistica USA più grande d’Europa, partì l’iniziativa pacifista internazionalista “da Camp Darby  a Guantanamo chiudere le basi militari straniere nel mondo” una manifestazione realizzata dal coordinamento dei circoli dell’associazione amicizia Italia Cuba della Toscana con il supporto dei circoli ANAIC di Roma e con la collaborazione dell’ ICAP Europa e UISP comitato di Piombino ( fornitore dell’abbigliamento)…12 ciclisti con carovana al seguito hanno percorso circa 300 chilometri in tre tappe chiudendo il 25 ottobre la parte italiana  del “recorrido” nella centrale e storica piazza del Pantheon a Roma,…. dopo il trasferimento a Cuba, dal mausoleo di Santa Clara, città rebelde dove sono custoditi i resti del Comandante CHE Guevara, dei suoi guerriglieri, così come quelli dei combattenti Villaclaregni  caduti durante la rivoluzione, …. il 17 novembre dopo avere reso un tributo floreale al CHE e ai martiri di Santa Clara è  partita la fase cubana della staffetta ciclista pacifista, anche se non c'è stata una partecipazione numerosa come in Italia essere stati presenti nella ISLA GRANDE con una delegazione di 10 persone tra cui 4 ciclisti che hanno percorso 6 tappe per raggiungere la lontanissima Guantanamo il  22 novembre giorno dell’apertura dei lavori del “IV seminario Mondiale pacifista per la chiusura delle basi militari straniere”, per gli internazionalisti amici di Cuba dell’ alta Maremma Toscana è stata una prova di volontà e di forza non indifferente, la dirigenza tutta al femminile del c.lo ANAIC alta Maremma ha dimostrato fermezza e notevole capacità organizzativa che fa  ben sperare per gli impegni futuri.
In tutto il Mondo si conosce Guantanamo  come base militare e carcere USA dove sono state praticate quotidiane violazioni dei diritti umani infierendo feroci torture sui detenuti,... essere presenti all'apertura dell'importante seminario mondiale per il gruppo Alto Maremmano è stata una sfida che malgrado l'attraversamento di alcune difficoltà è stata vinta....... in questo viaggio la delegazione ha portato nel cuore il medico chirurgo Carlo Landini, internazionalista amico di Cuba, che mise più volte a rischio la vita in missioni in Angola, in Amazzonia - Brasile, in Tibet,…, Carlo che doveva pedalare nell'isola nelle ultime tappe, morì in un incredibile quanto banale incidente in bicicletta il giorno 25 di luglio 2015, ….Nella comitiva pur ingessato è stato presente anche Paolo Giannoni Internazionalista missionario in Ecuador, in Nicaragua ... di recente era rientrato dopo un anno  e mezzo vissuto a Gaza in Palestina dove era con la ISM (internacional solidarity moviment), purtroppo nella seconda tappa italiana è caduto riportando  fratture  scomposte alla mano  subendo così un delicato intervento chirurgico.
Dopo la liberazione di Antonio, Ramon , Gerardo, gli ultimi tre dei Cinque eroi Cubani, nel nostro territorio Toscano si capì subito che la lotta contro l’impero non era terminata, al contrario sapevamo che per il governo cubano esistevano due priorità fondamentali per parlare di relazioni concrete con gli USA : la fine del criminale bloqueo e la chiusura con restituzione del territorio della base navale di Guantanamo occupato dagli USA dal 1903. Sia ben chiaro!! In alta Maremma si continuerà lottare contro le aggressioni imperialiste nel Mondo così come per la chiusura delle basi militari USA e NATO presenti in italia e non solo, da non dimenticare che da ottobre nelle basi militari di Ghedi  Torre (BS) ed Aviano (PN)  stanno arrivando le ultime realizzazioni nucleari made in USA, cosa che fa pensare ad un futuro non roseo per l'Europa se non addirittura l'avvicinarsi di una prossima guerra mondiale. 
I compagni e le compagne del circolo amicizia Italia – Cuba alta Maremma “Italo Calvino” ringraziano la ICAP  (istituto cubano per l'amicizia tra i popoli) nella persona di Roberto Rodriguez dirigente delle relazioni di solidarietà con l'Europa, che ha creduto in questa iniziativa  aiutando  a perfezionarla, inoltre ringraziano la funzionaria  Iris Menendez  e Rachel del ICAP  Santa Clara per aver reso la partenza del “recorrido” indimenticabile con una cerimonia che ha emotivamente toccato il cuore di tutti i membri della delegazione, un grazie va detto anche a Tania membro dell' assemblea del Poder Provincial, al delegato del PCC del barrio Condado , a Dunaidy  denominata dal gruppo italiano“ secretaria”e al ciclista cubano Pavel. 



https://www.youtube.com/watch?v=Lz2CP52TZf0&feature=youtu.be




Santa Clara: preparativi alla Partenza nel barrio Condado con la presenza dei Pionieri
Santa Clara : tributi floreali al CHE e ai martiri di Santa Clara

arrivo tappa a Ciego de Avila con ristoro parco Turbina
Arrivo a Guantanamo
A 300 metri limite di accesso a non residenti nel territorio Caimanero per avvicinamento a Base militare-carcere USA con posto di blocco militare Cubano
Guantanamo 23 novembre 2015: salone del IV seminario mondiale per la pace e la chiusura delle basi militari straniere
Guantanamo 23 nov.2015 : foto con Maria do Socorro Gomez (Brasile)  Presidenta del consiglio mondiale per la pace
Guantanamo 23 nov. 2015 IV seminario Pace foto con  Fernando dei Cinque
Guantanamo 23 nov.2015 salone del IV seminario
2 dicembre 2015 parte della delegazione ANAIC alta Maremma arrivata a Guantanamo prima del rientro in Italia saluta Roberto Rodriguez nella sede ICAP in Vedado all'Avana
immagini dell’arrivo a Roma il 25 ottobre 2015
Partenza tappa Viterbo-Roma
Dalle  donne la vera forza propulsiva della iniziativa pacifista
Uno degli articoli italiani sulla iniziativa pacifista internazionalista
25 ottobre Arrivo a Roma in piazza Pantheon
Roma arrivo Piazza Pantheon e sit in pacifista
ciclisti che nel 2012 arrivarono al colloquio di  Holguin per la libertà dei Cinque insieme  Marco Papacci ANAIC Roma



Video23 ottobre 2015 partenza da Camp Darby Pisa












DECLARACIÓN FINAL
 IV SEMINARIO GUANTANAMO :

 Cuarto Seminario Internacional de Paz y por la abolición de las bases militares extranjeras
 “Que la paz sea la divisa del mundo”
Guantánamo, 23, 24 y 25 de noviembre de 2015
   Con la presencia y activa participación de luchadores por la paz y antibelicistas de un total de 33 países, se celebró en la ciudad de Guantánamo, capital de la provincia del mismo nombre, en la República de Cuba, los días 23, 24 y 25 de noviembre de 2015, el CUARTO SEMINARIO INTERNACIONAL DE PAZ Y POR LA ABOLICIÓN DE LAS BASES MILITARES EXTRANJERAS,  convocado  por el Consejo Mundial por la Paz, el Movimiento Cubano por la Paz y la Soberanía de los Pueblos y el Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos.
   Se dieron cita en el Seminario un total de 211 participantes provenientes de, Angola, Argentina, Australia, Brasil, Bélgica, Bolivia, Canadá, Chile, Colombia, Cuba, Ecuador, España, Estados Unidos, Filipinas, Grecia, Guadalupe, Guinea Bissau, Islas Comoras, Italia, Japón, Laos, México, Nigeria, Palestina, Panamá, Portugal, Puerto Rico, Reino Unido, República Árabe Saharaui Democrática, Suiza, Timor Este, Turquía y Venezuela.
  El evento se realizó en el contexto de un complejo panorama político internacional caracterizado por el incremento de las tensiones belicistas del  imperialismo estadounidense y de la agresividad de la OTAN así como por la proliferación de conflictos armados en diversas regiones del mundo,  el intervencionismo militar y político, el terrorismo  y por la injerencia imperialista en los asuntos internos de los Estados que, unido a los efectos de la crisis económica sistémica del capitalismo, colocan a la Humanidad al borde de una Tercera Guerra Mundial cuyos letales efectos serían devastadores. Los actuales acontecimientos en Siria, Ucrania y otros países así lo demuestran.
  En tales circunstancias, las potencias imperialistas aumentan sus presupuestos y arsenales militares nucleares y rediseñan políticas dirigidas a fortalecer sus zonas de influencia y sus posiciones hegemónicas mediante el establecimiento de  acuerdos como el Tratado Transpacífico y el de Asociación Comercial con Europa.
  Tal situación conduce al aumento del rol de las bases, instalaciones y enclaves militares extranjeros como centros de presión y amenazas geopolíticas bajo los falsos pretextos de que son utilizadas para la lucha contra el narcotráfico, el terrorismo y la migración ilegal y para la defensa de la democracia y los derechos humanos.
  Enfrentados a esas realidades, los pueblos del mundo fortalecen su  resistencia y capacidad de lucha.
   Los participantes en este IV Seminario, conscientes de esos desafíos y de los riesgos que para un verdadero clima de paz representa el aumento de las tensiones y las amenazas de guerra en el Medio Oriente, Europa del Este y en otras regiones del mundo.
DENUNCIAMOS
  La continuidad de las políticas agresivas e injerencistas del imperialismo estadounidense, dirigidas a lograr sus propósitos geopolíticos de  dominación y  la extensa red mundial de bases, instalaciones y enclaves militares en las que concentran armamentos del más elevado nivel de desarrollo tecnológico y personal altamente calificado en las ciencias militares y en el arte de la guerra, listos para intervenir en cualquier país del mundo que consideren.
  El aumento incesante de la amenaza militar de la OTAN mediante sus ejercicios e intervenciones militares que trascienden las fronteras de Europa y el llamado “intervencionismo humanitario”...  
  La nueva escalada de tensiones en el Medio Oriente y el injerencismo político y militar de Estados Unidos y sus aliados en contra de Siria y del derecho de su pueblo a resolver por sí mismo y de manera soberana sus asuntos internos.
  El terrorismo fomentado por las fuerzas imperialistas que han alentado el surgimiento y proliferación de organizaciones extremistas y fundamentalistas, como el EI y Al Qaeda, que sirven a las estrategias expansionistas e intervencionistas imperiales.
  El desarrollo de modernas tecnologías orientadas al control global de las comunicaciones y al monitoreo indiscriminado de las mismas en contra de Estados, líderes políticos y sociales lo que alcanza ya la categoría de una ciberguerra, así como la militarización del espacio.
  La sistemática violación de los principios y normas del derecho internacional, prescritos en la Carta de las Naciones Unidas y el funcionamiento antidemocrático del Consejo de Seguridad.
  El injusto y criminal bloqueo económico, comercial y financiero que por más de cinco décadas Estados Unidos ha impuesto contra el pueblo cubano y que se mantiene inalterable en desconocimiento de la abrumadora mayoría de la comunidad internacional, así como la ocupación ilegal del territorio cubano, durante más de cien años, por la Base Naval de Guantánamo y el centro de torturas y otras violaciones a los derechos humanos allí instalado por Estados Unidos desde el año 2002.
  La contraofensiva imperialista para frenar y tratar de revertir los procesos políticos, económicos y sociales progresistas en América Latina y el Caribe y en otras regiones del mundo mediante políticas de cambio de régimen y de apoyo a grupos fascistas, neoliberales y fundamentalistas y, además, enlentecer y detener  los avances de los mecanismos integracionistas de cooperación y concertación que, como ALBA, CELAC, UNASUR, MERCOSUR y otros.
  La guerra económica y mediática  del imperialismo y sus lacayos internos, contra la República Bolivariana de Venezuela, su gobierno y su pueblo, que intenta dar marcha atrás a los logros sociales de la Revolución iniciada por el inolvidable Comandante Hugo Rafael Chávez Frías.    
  La negativa sistemática del Reino Unido a reconocer el derecho de Argentina sobre las Islas Malvinas, Sandwich y Georgia del Sur y a establecer negociaciones bilaterales sobre el asunto manteniendo en cambio una ocupación militar de esas Islas.
  El mantenimiento de situaciones coloniales en América Latina y El Caribe, en especial en Puerto Rico y en otras regiones, así como, las intervenciones militares de ex potencias coloniales en África.
  La represión a las luchas sociales, obreras y sindicales que reivindican los derechos de los trabajadores, de los campesinos, estudiantes y sectores más desposeídos y el atropello de los derechos de los pueblos indígenas que se traduce, de hecho, en el mantenimiento de relaciones coloniales y de sometimiento cultural.
  El amplio apoyo de Estados Unidos al gobierno sionista de Israel que sigue oponiéndose por todos los medios a su alcance, incluido el genocidio, al derecho del pueblo palestino a tener su propio Estado.
  La responsabilidad del imperialismo estadounidense y de la OTAN en la crisis de refugiados que afronta Europa, la cual es resultado de  sus intervenciones militares y el terrorismo desatado contra Siria y otrospaíses del Norte de  África.
  El prolongado conflicto colonial que sufre el pueblo saharaui y el no cumplimiento por parte de Marruecos de las Resoluciones de la ONU para ese territorio.
  Los luchadores por la paz, antibelicistas y activistas en favor del desarme nuclear reunidos en este IV Seminario, reiteramosnuestra condena al imperialismo estadounidense y a la OTAN y  nos
COMPROMETEMOS A:
  Alertar a todos los pueblos del mundo del peligro de una nueva confrontación mundial de inconmensurables consecuencias para la humanidad.
  Llamar a los pueblos a desarrollar una gran campaña por el desmantelamiento de la OTAN y, en especial, dentro de los países miembros de ese Tratado militar agresivo.
  Demandar el cierre de las bases, instalaciones y enclaves militares foráneos y el retiro inmediato de las tropas de ocupación extranjeras de los países donde se encuentran desplegadas.
  Luchar contra toda forma de agresión, abierta o encubierta, de  intervencionismo e injerencismo en los asuntos internos de los Estados.
  Mantener y ampliar la campaña de denuncia de las ambiciones imperialistas contra Siria y en apoyo al respeto a la libre determinación del pueblo sirio en sus asuntos internos.
 Divulgar la Proclama de América Latina y El Caribe como Zona de Paz aprobada por la II Cumbre  de la CELAC en La Habana en enero del 2014, por ser instrumento fundamental para la lucha por la Paz en la región latinoamericana y el mundo.
  Denunciar al terrorismo, sus orígenes y causas, como flagelo que amenaza a muchas naciones y que pretende extender sus acciones criminales y sanguinarias por todo el mundo favoreciendo a los objetivos imperialistas..   
  Fortalecer aún más la campaña internacional por un mundo de paz, sin armas nucleares, químicas y bacteriológicas  
  Realizar acciones que contribuyan a concientizar sobre los peligros que el cambio climático entraña para la consecución y el mantenimiento de un clima de paz a nivel mundial.
  Fortalecer y ampliar el reclamo a Estados Unidos para que devuelva a Cuba el territorio ilegalmente ocupado por la Base Naval de Guantánamo y la campaña de denuncia para el cierre del centro de tortura y otras violaciones a los derechos humanos allí instalado, así como el cese del bloqueo económico, comercial y financiero que durante más de 50 años ha impuesto al pueblo cubano en flagrante desconocimiento de la voluntad de la comunidad internacional.
  Multiplicar las acciones de solidaridad con la República Bolivariana de Venezuela, su gobierno y su pueblo que continúan  enfrentando una guerra económica y mediática y otras acciones  desestabilizadoras, orquestadas por la oligarquía nacional en contubernio con el imperialismo estadounidense,  con el propósito de destruir la obra y el legado del Comandante Presidente Hugo Chávez Frías y el impacto regional e internacional de la Revolución bolivariana.
  Reiterar la confianza en la feliz culminación del dialogo de paz en Colombia que se desarrolla entre el Gobierno y las FAR-EP, en La Habana, Cuba y que muestra  progresos alentadores para un futuro de paz en esa nación.
  Reafirmar nuestro compromiso de apoyo al proyecto de integración latinoamericana y caribeña y oponernos firmemente a las pretensiones imperialistas de frenar sus avances.
  Reiterar el compromiso solidario con la causa del pueblo palestino en su justa lucha por el derecho a tener su propio Estado independiente, laico y soberano en las fronteras del 4 de junio de 1967,con Jerusalén Oriental como su capital, con el reclamo del cese de las criminales agresiones sionistas contra Gaza y Cisjordania,  la liberación inmediata de todos los presos políticos palestinos en cárceles israelíes, el cese de la construcción de nuevos asentamientos de colonos judíos en esas tierras y con la más amplia condena a la política expansionista e intervencionista del sionismo.
  Continuar brindando el más decidido apoyo a la causa de la independencia de Puerto Rico y a la liberación de los prisioneros  políticos puertorriqueños en las cárceles de Estados Unidos e incentivar las denuncias contra la permanencia de una situación colonial en varias regiones del mundo
  Extender la solidaridad hacia el pueblo saharaui defendiendo su derecho a decidir libremente su propio futuro en correspondencia con las Resoluciones de la ONU.
  Promover la importancia de la solidaridad internacional como instrumento de conexión entre los pueblos y de política exterior como contribución a la paz mundial.
  Los delegados participantes acordaron también expresar su reconocimiento a las autoridades políticas y gubernamentales de la Provincia de Guantánamo, a la delegación provincial del Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos y al pueblo guantanamero por la cálida acogida y el apoyo brindados para la exitosa realización del Seminario.


Guantánamo, Cuba, 25 de noviembre del 2015

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